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Follador: l’eccellenza del Prosecco

Oltre due secoli e mezzo di storia: un territorio di grande impegno e coraggio che non si ferma alla storia.

Boll e e bolle e ancora bolle. E poi vino e famiglia: un intreccio che sa di storia e potenzia il concetto di legame, intrecciando generazioni, passione e competenza. La Famiglia Follador rappresenta una delle colonne portanti del Conegliano Valdobbiadene, territorio simbolo del grande Prosecco Superiore DOCG. Una storia che inizia nel 1769, quando Giovanni Follador ricevette dal Doge di Venezia Alvise IV Mocenigo un riconoscimento ufficiale per la qualità dei suoi vini: un atto che sancì la nascita di una tradizione familiare destinata a durare più di due secoli e mezzo. Negli anni Cinquanta del ‘900, Gianfranco Follador e sua moglie Italia Libera diedero nuovo slancio all’azienda, rinnovando i vigneti e introducendo moderne tecniche di vinificazione. Oggi la quinta generazione — Cristina, Emanuela, Michele e Francesca — prosegue l’attività e testimonia con orgoglio l’eredità di famiglia, coniugando la sapienza antica dei padri con l’approccio contemporaneo di chi guarda al futuro. Bolle nuove e ogni volta rinnovte con slancio, entusiasmo e desiderio di fare bene.

Dove siamo: un territorio da eroi

I vigneti Follador si estendono tra Col San Martino, Torri di Credazzo e Farra di Soligo, nel cuore del Conegliano Valdobbiadene, in un paesaggio tanto suggestivo quanto impervio. Qui la pendenza dei terreni è tale da rendere necessaria la raccolta manuale delle uve: una pratica che ha meritato l’appellativo di vendemmia eroica. Noi amiamo chiamarla coraggiosa, perchè i pendii sono a tratti verticalizzati e la vendemmia richiede una buona dose di impegno e dedizione,

Dal 2019 queste colline straordinarie sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO, riconoscimento che celebra non solo la bellezza del paesaggio ma anche il valore del lavoro umano che lo ha modellato nel tempo.

La forte identità territoriale si riflette nella piramide della qualità del Prosecco, che culmina con le Rive e il Cartizze, vertice assoluto dell’eccellenza. È qui che i Follador interpretano con maestria la tipicità del territorio, nel rispetto della sostenibilità ambientale e della tradizione viticola.

La mappa del gusto Follador

Ogni etichetta Follador racconta un equilibrio unico tra gusto fragrante e gusto complesso, tra affinamento e residuo zuccherino. Nella loro Mappa del Gusto, il consumatore può orientarsi tra le varie espressioni del Prosecco Superiore: dal D.O.C.G. Extra Brut XZERO, asciutto e raffinato, al KLEOFE Extra Brut spumante millesimato, fino ai più morbidi Extra Dry Runiér, Azzurra e Fardér, senza dimenticare la delicata eleganza dei Rosé come Cuvée Rosé e Aeris. Questa varietà di interpretazioni riflette l’approccio tecnico e sensoriale del Metodo Gianfranco Follador, un protocollo proprietario che regola in modo scrupoloso ogni fase della vinificazione, dalle prime fasi di fermentazione fino all’imbottigliamento. Un metodo che garantisce precisione, purezza e uno stile riconoscibile, capace di soddisfare anche i degustatori più esigenti.

Un impegno per il futuro

Essere oggi la nuova generazione Follador significa portare avanti una responsabilità precisa: interpretare il percorso fatto in chiave moderna, andando incontro alle diverse esigenze di mercato e dei consumatori. “La consapevolezza e l’orgoglio di avere un grande passato rappresentano la migliore risorsa per guardare con fiducia al futuro”, sottolinea la loro promessa di famiglia.

Una promessa che si traduce in rispetto per la natura, innovazione costante e attenzione ai nuovi stili di consumo: dai vini Vegan Friendly privi di ingredienti di origine animale, alle versioni Sugar Free, pensate per chi desidera coniugare benessere e piacere.

L’amore per la propria terra, l’orgoglio delle radici e la capacità di reinventarsi senza tradire la propria identità: ecco i valori che rendono Follador un nome simbolo del Prosecco di Valdobbiadene nel mondo.

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