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DesWine: il Design declinato nel vino

L’incontro tra vino e design che racconta la bellezza come esperienza sensoriale.

Nel cuore pulsante del design district di Milano, a due passi da Brera, lo showroom The Cut Kitchen by Peverelli ha ospitato la prima edizione di DesWine – Il Design Imbottigliato, un evento che ha saputo fondere due linguaggi in apparenza distanti, ma uniti da un’essenza comune: il culto della forma e la ricerca della bellezza.

Ideato dalla wine expert Livia Belardelli e dall’architetto Emanuele Montanelli, DesWine ha trasformato una degustazione in un percorso estetico e narrativo, dove il vino diventa materia progettuale e il design si fa strumento di emozione.

Il dialogo tra natura e progetto

Protagonisti del racconto enologico, i vini della Tenuta San Polo di Montalcino – parte del Gruppo Marilisa Allegrini – presentati da Caterina Mastella Allegrini, vicepresidente del Gruppo. L’azienda sorge nella località Podernovi, nella zona sud-est di Montalcino, tra dolci colline, abbazie e filari che si arrampicano su terreni ricchi di galestro e calcare. È un paesaggio dove la natura detta i tempi e l’uomo ne diventa interprete. Fondata nel 2007 da Marilisa Allegrini, San Polo è oggi un modello di bio-architettura e sostenibilità: una cantina ipogea perfettamente integrata nel territorio, in cui il profilo delle colline si fonde con quello degli spazi di vinificazione e affinamento. Dal 2025, la tenuta ha scelto di utilizzare esclusivamente vasche di cemento per tutte le fasi di vinificazione, affinamento e stoccaggio. Il cemento, materiale termicamente inerte, consente di mantenere costante la temperatura e di accompagnare il vino in un processo più naturale e delicato, esaltando la purezza e l’eleganza del Sangiovese.

Tre installazioni, tre racconti di materia e forma

Sotto la curatela di Montanelli, tre installazioni hanno tradotto visivamente la filosofia del progetto.
La Materia Liquida ha messo in scena l’origine del gesto creativo, tra legno, vetro, argilla e cemento, materiali che diventano il punto di contatto tra la terra e il pensiero.
La Forma del Gusto ha giocato con le geometrie del vino, associando ogni etichetta a oggetti di design iconici: la leggerezza del Rosso di Montalcino evocava la lampada Eclisse di Magistretti e le posate Piuma di Enzo Mari, mentre la forza del Brunello si rispecchiava nelle linee rigorose delle cucine The Cut.
Infine, Rituale e Conviviale ha celebrato il momento del convivio come atto estetico e relazionale, tra piatti decorati, calici e opere d’arte di Waro e Roberto Spadea che hanno trasformato il gesto del brindisi in un rito di bellezza condivisa.

Le note di degustazione: il design nel calice

I vini di San Polo hanno raccontato la stessa armonia di materiali e sensazioni che permeava l’ambiente.

  • Rosso di Montalcino D.O.C.
    Rosso rubino brillante, esprime profumi di piccoli frutti freschi, mora e ciliegia nera, con un accenno di vaniglia. Al palato è equilibrato e lineare, con tannini morbidi e una chiusura fresca e persistente.
    È il volto più immediato e gioioso del Sangiovese, vinificato in vasche di cemento per esaltarne la purezza e l’energia, a cui segueono 12 mesi di maturazione per l’80% in botti grandi di rivere e per il 20% in anfora.
  • Brunello di Montalcino D.O.C.G.
    Intenso, elegante e profondo. Profuma di prugna, ciliegia matura, violetta e spezie dolci. Il sorso è caldo e avvolgente, con un corpo pieno e un finale di grande persistenza balsamica. È la quintessenza del territorio di Montalcino, un vino che unisce potenza e grazia. 30 mesi di maturazione in botti di rovere di diverse capacità, seguiti da un affinamento di 6 mesi in bottiglia.
  • Podernovi Brunello di Montalcino D.O.C.G.
    Proveniente da uno dei cru più vocati dell’azienda, Podernovi incarna l’equilibrio perfetto tra eleganza e struttura. Al naso, fiori di violetta e gelsomino si fondono a note di frutta fresca e spezie fini; al palato, la freschezza si sposa con una raffinata verticalità minerale. 30 mesi in botti di rovere da 40 ettolitri di lieve tostatura e 6 mesi in bottiglia.
  • Vigna Vecchia Brunello di Montalcino D.O.C.G.
    Il cru più pregiato di San Polo: rosso rubino intenso, profumi di frutti rossi maturi e sottobosco, trama tannica fitta e setosa. In bocca è lungo, armonico, con una persistenza che rivela il carattere del vigneto e la capacità di invecchiare con nobiltà. 30 mesi in tonneaux di rovere da 6 hl, seguiti da 6 mesi di affinamento in bottiglia.

La bellezza come linguaggio condiviso

«Vino e design condividono la capacità di generare emozione e benessere attraverso la bellezza», racconta Livia Belardelli, ideatrice del format.
Per Emanuele Montanelli, ogni installazione è stata “un viaggio sensoriale tra materiali, profumi e sapori, un equilibrio tra gesto e percezione”.
Caterina Mastella Allegrini aggiunge: “DesWine rappresenta una nuova prospettiva di analisi e contaminazione tra due mondi che parlano la stessa lingua: quella dell’eccellenza”.

E come conclude Matteo Peverelli, Head of Business Development di Peverelli Design: «Il design, come il vino, è esperienza: un modo per creare connessioni e valorizzare il Made in Italy».

Un progetto destinato a crescere

Con la sua prima edizione, DesWine si impone come nuovo capitolo nella narrazione del lifestyle contemporaneo, dove il gusto diventa forma e la forma diventa emozione.
Milano, ancora una volta, conferma il suo ruolo di capitale delle contaminazioni culturali — e ci ricorda che, quando vino e design si incontrano, la bellezza non si osserva soltanto: si degusta.

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