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Cantine di Verona conquista i Pentawards con l’etichetta che cambia colore

G.Low, il vino low alcol da 8°, unica cantina italiana premiata al “Nobel del packaging”.

A volte basta un dettaglio per fare la differenza. Nel caso di G.Low, la nuova linea low alcol di Cantine di Verona, il dettaglio è l’etichetta: camaleontica, brillante, capace di cambiare colore al variare della temperatura. Un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria, che ha conquistato i Pentawards 2025, il premio più prestigioso al mondo per il packaging design.

Un riconoscimento internazionale che porta Verona accanto a colossi come Coca-Cola, Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Microsoft e Google. Con un primato: unica cantina italiana premiata nella categoria beverage.

L’etichetta che gioca con i sensi

L’innovazione sta nella vernice termocromica, che trasforma la bottiglia in un indicatore visivo: quando il vino raggiunge la temperatura giusta, l’etichetta cambia colore. Non solo un vezzo estetico, ma un modo nuovo di vivere l’esperienza del vino.

«Il packaging oggi non è più solo un vestito – spiega Emanuele Bonvicini, marketing manager di Cantine di Verona – è linguaggio, emozione, interazione. E può guidare il consumatore a vivere il prodotto nel momento migliore».

Verde acido, azzurro pop e dettagli dorati

A firmare il design è l’agenzia veneta Advision, specializzata in branding e packaging per il mondo Wine&Spirits. Per G.Low ha scelto una palette vibrante, che spazia dal verde acido all’azzurro, illuminata da tocchi metallizzati in oro. L’etichetta è realizzata con la carta Re-Play Tintoretto Gesso di Fedrigoni, sostenibile e riciclata, frutto di un progetto pilota che trasforma scarti in risorsa.

Un approccio circolare che porta l’innovazione del design a sposare quella della sostenibilità.

Un vino leggero e contemporaneo

Ma G.Low non è solo look. È un vino pensato per stili di consumo più freschi e consapevoli: due referenze – Bianco (Garganega e Trebbiano) e Rosato (Corvina e Merlot) – con soli 8° alcol, ottenuti naturalmente grazie a raccolta precoce e fermentazioni controllate. Una scelta che evita la dealcolizzazione, preservando intatto il profilo delle uve.

«G.Low richiama Green e Low – sottolinea soddifsatto Luigi Turco, presidente di Cantine di Verona – : è la risposta a chi cerca vini più leggeri e sostenibili, senza rinunciare alla qualità e al legame con il territorio».

La forza di una cooperativa

Cantine di Verona è una delle realtà cooperative più dinamiche d’Italia: oltre 500 soci conferitori, quattro cantine storiche unite (Valpantena, Custoza, Colli Morenici e Brolo dei Giusti) e una produzione che spazia dalle denominazioni iconiche come Amarone e Valpolicella alle linee più innovative.

Con la certificazione EQUALITAS e un impegno concreto in campo ambientale – dal fotovoltaico alla riduzione del peso delle bottiglie – il gruppo scaligero dimostra come tradizione e innovazione possano convivere.

Con G.Low, il vino parla un nuovo linguaggio lifestyle: l’etichetta non si limita a vestire la bottiglia, ma diventa esperienza. E a Verona il brindisi ora si colora… letteralmente.

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