Protagonisti indiscussi della serata sono stati i vini valtellinesi, capaci di esprimere un’identità in continua evoluzione: dalla verticalità elegante dei bianchi, alla freschezza dei rosati di nuova generazione, fino alla potenza espressiva dei rossi di montagna. Ma in scena non c’erano solo etichette: ogni produttore ha condiviso molto più di una bottiglia — ha portato una visione, un’idea di futuro.

Un sentito ringraziamento va a Fabiana Sondalini per la regia appassionata dell’evento e a tutti i produttori che hanno reso viva questa esperienza:
- Nera Vini e Caven Camuna con Stefano Nera e Francesco Di Bernardo
- Casa vinicola Aldo Rainoldi con Aldo Rainoldi
- Marino Lanzini
- Pizzo Coca con Lorenzo Mazzucconi
- Sasso Vivo di Guido Bulgarelli
- Nicola Nobili
- Il Ghiottone – per l’accompagnamento gastronomico



Una serata che ha saputo unire persone, storie e altitudini. Perché il vino, quando parla il linguaggio del presente, diventa anche strumento di connessione.




